Webinar “Gli impianti di rivelazione nel Codice di prevenzione Incendi”

– GLI HIGHLIGHTS –

Il 16 marzo 2021 si è svolto il webinar “Gli impianti di rivelazione nel Codice di prevenzione Incendi”, organizzato da AIPROS – Associazione Italiana Professionisti della Sicurezza, in collaborazione con CITEL.

All’evento, coordinato dal P.I. Michele Messina – Vice Presidente Vicario AIPROS, hanno partecipato oltre 200 persone che, a vario titolo, si occupano professionalmente di sicurezza. I qualificati relatori hanno affrontato nei loro interventi temi di estrema attualità e interesse sulla legislazione in materia di prevenzione incendi, facendo chiarezza in particolare sugli aspetti cruciali delle norme UNI-EN 54-21 e UNI 9795 e sugli obblighi relativi alla comunicazione allarmi.

L’Ing. Massimo Marrocco, Presidente di AIPROS ha illustrato brevemente la mission associativa che pone alla base della cultura del professionista della sicurezza la conoscenza e la corretta valutazione dei rischi.

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Il Codice di Prevenzione Incendi

L’Ing. Claudio Giacalone, Comandante dei Vigili del Fuoco del Comando Prov. le di Monza e Brianza, ha illustrato il “Codice di Prevenzione Incendi” entrato in vigore con il decreto del Ministero dell’Interno 3 agosto 2015, e che ha subito numerose modifiche e integrazioni, l’ultima delle quali con nel luglio del 2020.

Nelle attività soggette al controllo dei Vigili del Fuoco la progettazione antincendio può essere effettuata nel rispetto della normativa vigente, elaborando soluzioni tecniche flessibili e aderenti alle specifiche caratteristiche ed esigenze di ciascuna attività, adottando un approccio progettuale di tipo prescrittivo oppure di tipo prestazionale.

In questo contesto si inserisce il Codice di prevenzione incendi, il quale senza effettuare uno strappo rispetto al passato, promuove il cambiamento privilegiando l’approccio prestazionale in grado di consentire elevati livelli di sicurezza.
Nella sezione S7 del predetto Codice, vengono ampiamente trattati gli “impianti di rivelazione e allarme incendio” (IRAI) e viene stabilito in quali ambiti delle attività soggette a controllo dei Vigili del Fuoco devono essere installati, oltre alle funzioni principali e secondarie che devono svolgere, in conformità a quanto stabilisce lo stesso Codice nelle diverse sottosezioni della S7 per ciascun livello di prestazione indicato.
Infine, molto importante l’aspetto progettuale di questa categoria di impianti che devono risultare conformi, in tutto, alla norma UNI 9795. A questo riguardo, l’installatore deve obbligatoriamente rilasciare la “dichiarazione di conformità”, di cui all’art. 7 del Decreto Ministeriale 22 gennaio 2008 n. 37, unitamente agli allegati previsti.
Per i componenti dei suddetti impianti, è stato più volte ribadito che devono essere certificati e marcati CE da laboratori notificati alla UE, in conformità alla serie di norme europee EN 54-xx, ai sensi del Regolamento europeo prodotti da costruzione 305/2011, entrato pienamente in vigore il 1° luglio del 2013.

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UNI 9795 e progettazione IRAI

L’Ing. Paolo Marrocco, professionista antincendio, socio AIPROS e progettista di sicurezza, ha illustrato nel suo dettagliato intervento la corretta applicazione della norma UNI 9795 nella progettazione degli IRAI.
L’esperto si è soffermato in particolare sulle modalità di installazione dei diversi tipi di rivelatori di incendio, in funzione delle caratteristiche ambientali dei luoghi da proteggere, sulla segnalazione acustica e fonica locale e sulla trasmissione a distanza della segnalazione di allarme presso le centrali remote di telesorveglianza. Questa modalità di trasmissione risulta obbligatoria quando la centralina dell’impianto IRAI non è permanentemente presidiata da addetti, come nel caso dei periodi di chiusura delle attività.

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Segnalazione allarmi: i comunicatori digitali

L’argomento della segnalazione a distanza dell’allarme è stato oggetto della relazione trattata dall’Ing. Eugenio Rubini – Business Development Manager di CITEL S.p.A. (Associata AIPROS). Rubini, oltre a illustrare le principali attività dell’azienda, tra le quali gli applicativi CENTRAX di centralizzazione, supervisione e gestione di sistemi di sicurezza e tecnologici, ha presentato il nuovo comunicatore digitale per la segnalazione dell’allarme incendio ad un centro remoto di telesorveglianza, commercializzato da CITEL e certificato conforme alla norma EN 54-21 e marcato CE.

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Certificazioni IMQ

Infine, la Dott.ssa Iliaria Fisicaro, Sales Account di IMQ S.p.A., Ente specializzato nelle prove di parte terza e di certificazione, notificato a Bruxelles, ha trattato ampiamente le modalità attuate dallo stesso IMQ per la certificazione dei tecnici di manutenzione degli impianti antincendio FIRE – EVAC secondo uno schema messo a punto in collaborazione con “ANIE Sicurezza”, l’Associazione di categoria degli installatori di impianti di sicurezza federata con Confindustria.

Tale qualificazione è ormai diventata indispensabile e molto richiesta dal mercato, in quanto la complessità degli impianti richiede oggi, sempre più, personale tecnico altamente qualificato e specializzato.

A tal proposito, l’Ing. Giacalone ha comunicato che il Ministero dell’Interno ha predisposto uno specifico decreto, in fase di emanazione, che stabilisce con quali modalità i tecnici antincendio verranno qualificati e abilitati a svolgere le funzioni di controllo e manutenzione degli impianti antincendio.

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Le domande

Ha chiuso i lavori l’Ing. Massimo Marrocco che, dopo aver ringraziato tutti i partecipanti, i relatori e la Società CITEL, che ha messo a disposizione la propria piattaforma webinar, ha ribadito il ruolo del professionista, il quale dovrebbe possedere una conoscenza interdisciplinare dei rischi e, sempre più trasversale, delle problematiche di sicurezza, al fine di identificare le soluzioni tecnologiche di prevenzione e protezione più efficaci per mitigare i rischi e limitarne le conseguenze, in caso di sinistro.

Numerosi sono stati i quesiti posti dai partecipanti ai relatori e tutti molto interessanti. In particolare, sono stati chiesti chiarimenti sull’estensione degli impianti IRAI quando questi vengono installati in attività soggette al controllo dei VV.F. di tipo complesso e con più “ambiti”.

È stata inoltre messa in risalto la necessità di una costante e adeguata manutenzione degli impianti e dei suoi componenti, tenuto conto che le manutenzioni devono essere svolte in conformità alla norma di riferimento UNI 11224.

Sono stati anche posti numerosi quesiti circa l’applicazione delle normative tecniche di riferimento ed è stato ribadito che per gli impianti IRAI tali norme sono cogenti, come ad esempio la serie di norme europee EN 54, richiamate anche dai decreti ministeriali e nella stessa UNI 9795.

È stato inoltre fatto un richiamo alla recente norma EN 54-13, che specifica i requisiti per la compatibilità e le possibilità di connessione dei componenti di un IRAI conforme ai requisiti delle EN 54 o, in assenza di una norma specifica, alle specifiche del fabbricante. Questa norma specifica infine i requisiti per l’integrità di un sistema di rivelazione e segnalazione incendi quando è collegato ad altri sistemi.

 

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